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15 Aprile 2019

Dott. Mazza

Inaugurazione ufficiale

dell’Associazione “Pierangelo Capuzzimati Onlus”

Faggiano 8 marzo 2009-06-13

 

TRASCRIZIONE INTERVENTI

 

Dott. Patrizio Mazza

Primario Reparto Ematologia Ospedale “G.Moscati” Taranto

 

Stavo pensando… Io non sono abituato a preparare un discorso prima.

Di solito vedo quello che dicono gli altri e poi cerco di inserirmi.

…Allora cercavo di pensare e di vedere come ci si può contrappesare da medico a quello che il padre ha detto poco fa.

Io, ovviamente, l’ho vissuto, il rapporto con questo ragazzo, forse dalla parte, diciamo, peggiore sul piano fisico, ma forse anche più pressante, più pesante, diciamo, sul piano psicologico del rapporto che ci può essere tra un medico che cerca di curare un paziente che purtroppo non va bene.

Ma che paziente, perché il problema…, il discorso che si è posto fin dal primo momento è questo: che paziente.

Un ragazzo che è arrivato da noi che aveva, credo, quindici anni appena… quattordici anni che si poneva come un interlocutore adulto, ma adulto molto preparato.

Lui fin dal primo momento che è arrivato da noi, credo che abbia pensato prima ai libri, non solo a quelli di scuola, perché lui ormai aveva sul comodino non solo i suoi libri di scuola ma aveva dei libri che io personalmente se mi metto a leggere non capisco quello che dicono, capito?

Per cui è un interlocutore che era questo.

Che voleva sapere tutto, che questo sapere poteva mediarlo attraverso la madre perché lui era più timido, ma era lui che lo voleva sapere, lo voleva sapere per filo e per segno.

E su questo si è dipanata tutta la storia della malattia sua fin dal primo momento, fin da quando poi ci sono state le ricadute e poi il trapianto, poi un secondo trapianto, e poi così via fino alla fine, fino a quando….io l’ho visto pochi giorni prima o se non un giorno prima o due giorni prima che morisse ma ancora un interlocutore come il primo giorno.

Allora in tutto questo che cosa succede: succede che c’è una situazione in cui si istaura tra me e quel paziente il discorso della fiducia del paziente verso il medico che fa si che alla fine il paziente scelga il medico a cui affidarsi, ma c’è anche un discorso inverso, c’è un discorso in cui il medico, in qualche modo, sceglie il paziente in un rapporto particolare che non può essere uguale, effettivamente con tutti.

Noi diciamo i pazienti sono tutti uguali, ma nella realtà non è così, perché ci sono dei pazienti che ti _____ un impegno psicologico maggiore e per cui questo crea, se vogliamo, una maggiore difficoltà, ma anche una maggiore soddisfazione, diciamo, nel rapporto.

E questo crea una maturazione in tutti e due.

Il paziente lo vive, ovviamente, da paziente, in una posizione svantaggiata, però una maturazione avviene anche nel medico perché crea un’ interlocuzione più difficoltosa, che deve soddisfare in qualche modo il paziente e non è facile, a volte però bisogna portare, quando un paziente chiede delle risposte, chiede, non dico dei risultati, perché il rapporto fra un paziente e un medico non è un rapporto di risultato, è un rapporto di percorso, percorso che deve esser fatto in una certa maniera,una maniera garantita ___ verso il paziente e questo crea una situazione abbastanza difficile da poter condurre fino in fondo quando le cose vanno male mentre quando le cose vanno bene è molto semplice è molto facile.

Quando le cose vanno male non è così facile, c’è una continua interlocuzione, una continua domanda e una risposta, una necessità di risposta adeguata.

Anche in questo _____ male.

Dici tu cosa vuoi fare, cosa faremo adesso e allora proponi delle cose e se sono soddisfacenti il paziente acquisisce quel tanto, come dire, ancora di fiducia nella vita, perché poi questo è l’importante per poter andare avanti e creare quell’intersecazione di cui il padre parlava prima, perché, ovviamente perché, ovviamente, la trovava nella fede questa forza maggiore ma noi dovevamo dargli anche un supporto _____.

Allora io qualche anno fa mi trovi, scrivevo sul Corriere del Giorno ogni domenica degli articoli.

Uno di questi lo intitolai “Gli eroi del nostro tempo”.

E’ la controparte laica di questa estrema fede che lo porta ad affrontare con coraggio una situazione amara, ma c’è una controparte laica che porta gli eroi ad affrontare delle situazioni brutte scabrose.

Gli eroi maggiori li si trovano durante le guerre, durante il Risorgimento e li abbiamo avuti durante le guerre dove impavidi del rischio e le difficoltà che c’erano una persona li affrontava morendo e quante volte si diventava eroi.

______________________________________________________________________________, sono proprio i ragazzi, sono i pazienti, come Pierangelo che affrontano una situazione che sanno che è scabrosa, che è brutta e che probabilmente non porterà a un risultato e l’affrontano in una maniera…da eroi, perché sapendo che un giorno dopo l’altro c’è una sofferenza e che forse questa sofferenza è anche maggiore eppure l’affronta con dignità, cercando di far coraggio a quelli che stanno intorno. Per cui come li identificate voi, io dico, se no degli eroi.

Un eroe in questo caso particolare ingigantito dal fatto di avere una fede che fa ____________ questa situazione.

E allora, ovviamente, creare un’ associazione che ricordi questo, che dia un buon esempio a tutti gli altri ragazzi, ragazzi che probabilmente non hanno bisogno di fare gli eroi, questo nessuno glielo augura di farlo, ma creare qualcosa che può in qualche modo portare avanti un pensiero, un discorso di impegno, di fede, di impegno, di impegno civile nella società e che porti avanti qualcosa che possa servire a tutti.

Io vedo questa sera un sacco di gente per essere un paese come Faggiano.

Un paese che si è stretto attorno, probabilmente, ai genitori e che si è stretto nel ricordo di qualcuno che era parte di loro, che ha vissuto in questo paese e che ha venendo qui ha subito, suo malgrado involontariamente, quello che tutti quanti probabilmente si subisce tutti i giorni e qui si inserisce il discorso dell’ambiente dove viviamo, di che cosa ci succede intorno.

Io credo che (_______) in questo momento, dove c’è anche un discorso economico minore, lo sentite tutti i giorni, bisogna ridisegnare qualcosa nella nostra vita…bisogna ridisegnare qualcosa che appunto si riflette anche in un discorso economico.

Io ricordo quando ero ragazzo che si viveva in una maniera molto più semplice, non c’erano i telefonini, non c’erano tante cose che possono aver portato anche dei benefici.

Si viveva mangiando delle cose più sane cercando di tirar fuori dalla terra delle cose, così, che strada facendo si sono perse.

E’ chiaro, quando noi parliamo di inquinamento parliamo anche di questo. Parliamo anche di quello che si è perso nel corso del tempo e che, probabilmente per certe cose non sarà facile ritrovare perché quando noi parliamo di inquinamento non è quello che c’è solo su Taranto o attorno a Taranto perché tutto quello che circola con l’aria si deposita anche a chilometri di distanza o a centinai di chilometri e quindi ormai ce l’abbiamo tutto ed è in quello che noi facciamo quotidianamente se usiamo degli strumenti che in qualche modo contribuiscono a questo e bisogna tornare un po’ indietro su certe cose e bisogna cercare di capire come si può vivere, magari bene cercando di usare meno, diciamo, certe cose…certi benefici che la modernità ci ha messo a disposizione ma che poi possono riflettersi in questa maniera.

Certo quando noi parliamo di malattie, di certe malattie, si abbinano, ci può essere anche un concorso di altre cause che si abbinano all’ambiente che noi viviamo.
Se noi ripercorriamo la storia della medicina, la storia della medicina è piena di ________ di malattie con quello che uno fa o quello con cui uno è a contatto quotidianamente.
E allora per tornare a noi e ovviamente poi chiudo, noi abbiamo un ragazzo che ci ha dato un esempio, che ha pagato per quello che tutti quanti, diciamo, in qualche modo continuiamo a fare.
Cerchiamo di trarne un messaggio, un messaggio positivo, un messaggio positivo per il futuro, cerchiamo di far mente locale e tutto questo parte sempre in qualche modo dalla base e quindi dalla scuola e dalla famiglia e credo che ci sia un bel lavoro da fare in questo senso.
Vi ringrazio. Vi ringrazio per questo invito.

 

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