Spirito sportivo: chi e’ costui?

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Spirito sportivo: chi e’ costui?

E’ la domanda che si è portati a fare alla luce degli avvenimenti e delle scoperte che hanno ultimamente interessato quel variegato mondo che è lo sport.

Avvenimenti e scoperte che offendono i tifosi italiani che allo stadio si inorgoglivano di rappresentare la propria squadra. Credendo addirittura di essere partecipi di una partita, invece già giocata, stabilita e decisa dalle macchinazioni di personaggi avidi e spietati.

La passione, l’onore e la gioia di appartenere ad una squadra, di condividere con altri speranze ed angosce, vengono così a cadere. Chi la considerava come una seconda moglie, un’amante, per dir così, tra le cui braccia abbandonare la mente ed il corpo fuori dalle fatiche quotidiane, si sente tradito, ingannato, preso in giro, come un bambino da finzioni ipocrite e crudeli.

Dov’è finito quel presidente ideale, interpretato dal mitico Alberto Sordi, che con il Borgorosso, una squadra squattrinata e perdente, riusciva a trascinare un’intero paese allo stadio, felice e fiero dei propri giocatori?

La competizione agonistica dovrebbe essere un sana, piacevole e spensierata competizione, impregnata di fatica, sudore, amore.

Purtroppo questo non è possibile, con squadre quotate in borsa, giocatori miliardari, in “gironi” d’affari, denaro ed interessi che rappresentano la vera radice di questo problema, uno dei più brutti frutti marci di questa pianta sportiva.

Per non parlare del doping, la migliore antitesi dello sport, una vera e propria falsificazione di sé stessi e dei propri limiti, un imbroglio che inganna e trascina a tristi ed inevitabili conseguenze. Prezzo da pagare per glorie fugaci.

Naturale complemento di un organismo truccato.

Corruzione, partite truccate, finte scommesse. Se il doping rappresenta un pericolo per l’atleta in persona, tutto il resto mette in pericolo lo sport stesso, che sta diventando ( o è ormai diventato) un oscuro e corrotto sistema, con quel “ dietro le quinte” delle partite giocate che noi ci illudiamo di vedere giocate in tv.

Lo sport è troppo impregnato di denaro e potere. E’ teatro o, per meglio dire, campo, di imbrogli, ricatti e altri reati che sempre a quelli si accompagnano.

Purificare questo mondo da caratteristiche e aspetti che non gli sono consoni e adeguati, riscoprire i suoi veri valori e i suoi principi più belli, capire lo scopo della sua esistenza: divertirsi e divertire, appassionarsi e appassionare, innamorarsi e farsi amare.

Questa la cura per una pianta ammalata. Prima che marcisca e muoia. Prima che sia troppo tardi.

 

Pierangelo Capuzzimati

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