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Le nuove generazioni
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Tema sulla Fede

(Minuta di un tema scolastico di cui non c’è traccia della conclusione)

Esponi le tue riflessioni e considerazioni su uno dei seguenti argomenti:

  • Un fatto accaduto di recente che ti ha particolarmente turbato
  • Un problema della nostra società che consideri molto grave
  • Gli aspetti del mondo di oggi che ritieni positivi
  • L’anno scolastico che si sta concludendo

 

Nota di Pierangelo: “Fuori dalla Chiesa non c’è salvezza”

 

Cosa è la religione? Cosa è la fede? Chi,Dio? E’ un bisogno, una necessità, la verità che traspare dal volto di ognuno.

Il poeta Ugo Foscolo riteneva che la religione, nel tempo, avesse indossato l’armatura della fede portando ovunque il proprio regime. Il problema è quello di capire se la religione è un’opera o meglio, una creazione dell’uomo. Riflettendo bene risulta evidente l’assurdità dell’affermazione. Se la religione fosse un’ esigenza dell’uomo essa non potrebbe essere stata creata da lui, ma è lui che le è andato incontro nei millenni, dandone le forme più svariate. Viviamo oggi in una società frenetica che appare arida di valori, pregi, etica o coscienza. Chi, in questa civiltà, oggi ha fede? Qual è il volto della fede di oggi? Dio ha abbandonato la sua armatura? Probabilmente, ancora oggi, la religione indossa l’armatura ma si è circondata di mura e difese, perché non più si impone sulle altre, bensì cerca di difendersi dalle altre, mettendo la propria autonomia e i propri valori.

Il mondo di oggi è troppo complesso per chiarirne in breve l’esistenza. Tutto appare collegato, unito, esaltato e continuamente diviso in varie facce della stessa medaglia. Assistiamo a sconcertanti avvenimenti che mettono in dubbio le certezze e le verità. Si pensi al crocifisso, in Italia, e specialmente in Italia, roccaforte della cristianità, gettato dalla finestra da un islamico. Ciò è possibile? Manca totalmente il rispetto che appunto deve far parte della religione come della politica, fra tifosi di diverse squadre, fra nazioni o semplicemente e unicamente della società. Siamo forse alla deriva. La religione sta affrontando una crisi nel mondo occidentale, il cristianesimo segretamente è forse in crisi.

Tutti abbiamo assistito al miracolo di Karol. Sì, di Karol, perché ormai è un amico, uno di noi che è entrato nelle case e nella vita per non uscirne più. Certo il famoso detto per cui, “morto un papa se ne fa un altro“, è e deve essere sempre riscontrabile nella realtà, come potrebbe “governare” un papa se i fedeli ne adorano un altro? (Forse è turbante questo verbo “adorare“?). E’ stato definito il più grande evento mediatico della storia (certo questa “storia” racchiude un breve tratto della vera storia, perché solo da pochi decenni è possibile parlare di evento mediatico) che ha unito tutti i fedeli con gli atei e la fede di una religione con quella di un’altra. Ma non è forse inquietante questo? Cosa provava la gente in piazza San Pietro, assistendo al toccante e trascendente martirio di Giovanni Paolo II?

“Martire” deriva dal greco e significa “testimone“. Ecco, il vecchio Papa è stato il testimone della potenza di Dio, della fede in Dio, dell’amore e anche della forza che esso può dare infondendola ad un uomo. “Dammi quello che comandi, comandami ciò che vuoi“, diceva Sant’Agostino e ciò è avvenuto per Karol. Ma ripeto, forse questo ha messo in crisi il cristiano più di quanto si pensi.

I fedeli adoravano un uomo o ciò che traspariva da quell’uomo, ciò che egli rappresentava? Forse la gente si avvicina a Dio attraverso lui, forse ha convertito anche degli atei, però, suppongo che principalmente sia stato “adorato” l’uomo, Karol, Giovanni Paolo II e non la fede, il cristianesimo. Tutti quei giovani sanno quali siano i valori religiosi, l’etica cristiana e, soprattutto si comportano da tali o sono stati solo affascinati e ammaliati dall’uomo? Il successore Benedetto XVI, è stato una sorpresa. Nessuno, dopo il suo discorso alla nazione, pensava che un cardinale conservatore sarebbe divenuto papa. Ma ciò è avvenuto; siamo ancora agli inizi e vedremo la svolta (perché ci sarà una svolta) ………..

 

Pierangelo Capuzzimati

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